Conversazione con Veronica Balutto, architetto e giornalista.

Qual è l’ambito prevalente nella progettazione in cui vi piace esprimervi?

Ci piace toccare tutti gli aspetti che riguardano un progetto, partendo dalla ricerca iniziale per poi scendere nel dettaglio di materiali, tecnologie e soluzioni tecniche. A nostro avviso un concept si esprime al meglio quando è guidato con coerenza in tutte le fasi della progettazione. Ci capita quindi spesso di interfacciarci con l’ufficio tecnico dei nostri clienti e con i loro fornitori, ma anche con chi si occupa della comunicazione del prodotto finito, della vendita e dell’allestimento in negozio. Riteniamo che il mestiere del designer debba necessariamente avere una vocazione multidisciplinare.

La vostra è una progettazione sensibile, quale pensate sia l’aspetto più rilevante del vostro approccio?

Crediamo fortemente nel dialogo con il cliente, che spesso serve a far emergere o maturare un brief di partenza. Siamo convinte che interrogarsi ed indagare profondamente sui come e i perché di un progetto sia fondamentale per il nostro lavoro, dal punto di vista etico nei confronti del cliente e dell’utente finale. Per questo motivo investiamo molto nella parte di ricerca a cappello della progettazione, cercando di individuare quali possano essere necessità e bisogni inespressi a cui il design può dare risposta.

Cosa significa per voi multifunzionalità e quanto è importante nei vostri progetti?

Se pensiamo alle nostre case, al nostro modo di vivere, troviamo ben poche cose monofunzionali: la sedia è un attaccapanni, il letto è dove guardiamo i film, gli armadi sono stanze segrete, il laptop è il nostro ufficio, …
Guardare alla multifunzionalità spontanea di cui siamo circondati è uno spunto divertente ed importante per il nostro lavoro. Può capitare che la multifunzionalità possa dare dignità ad un oggetto ed alla persona che ne avrà bisogno, quando ad esempio toglie la connotazione tecnica e sanitaria di un ausilio rendendolo un accessorio bello e utile per tutti.

BIOGRAFIA

MONICA AVVIA IL SUO STUDIO NEL 1998, DOPO AVER LAVORATO AL FIANCO DI GABRIELE CENTAZZO E DURANTE LA COLLABORAZIONE CON KRISTALIA, PER CUI HA DISEGNATO VARI PRODOTTI ED HA LAVORATO COME CONSULENTE. INSEGNA ALLA SCUOLA ITALIANA DI DESIGN (1997-2005) ED INIZIA A COLLABORARE CON GEELLI E REXA DESIGN, COME CREATIVE DIRECTOR, PROGETTANDO INOLTRE PER MOLTE ALTRE AZIENDE NEL SETTORE DELL’ARREDAMENTO, DELL’UFFICIO E DEL DESIGN FOR ALL.
ELEONORA ENTRA A FAR PARTE DELLO STUDIO NEL 2015, DOPO AVER CONSEGUITO UN MASTER IN DESIGN DEL PRODOTTO ALL’ECAL DI LOSANNA ED AVER COLLABORATO COME ASSISTENTE ALLA DIDATTICA ED ALLA RICERCA DELLA STESSA UNIVERSITÀ.